Non c’è più tempo per rischiare: CYBERSECURITY

Non c’è più tempo per rischiare: CYBERSECURITY

A seguito dei recenti accadimenti, è necessario approfittare dei fari mediatici per porre l’attenzione su una questione prioritaria per le Pubbliche Amministrazioni: la SICUREZZA INFORMATICA.

A tal proposito l’Agenzia per l’Italia Digitale con la Circolare 18 Aprile 2017, n. 2/2017 recante “Misure minime di sicurezza ICT per le Pubbliche Amministrazioni” si pone lo scopo di contrastare le minacce più comuni e frequenti a cui sono soggetti i sistemi informativi.

L’art. 5 definisce i tempi di attuazione non troppo lunghi: ENTRO IL 31 DICEMBRE 2017 il responsabile della struttura per l’organizzazione, l’innovazione e le tecnologie oppure il dirigente allo scopo designato (art.4) e il responsabile legale della struttura dovranno firmare digitalmente con marcatura temporale il modulo recante le modalità con cui ciascuna misura di sicurezza è implementata presso l’amministrazione (All. 2 della Circolare). Non solo: dopo la sottoscrizione del documento, esso deve essere conservato e, in caso di incidente informatico, trasmesso al CERT-PA insieme con la segnalazione dell’incidente stesso.


TCS – Total Consulting System, che è stata protagonista al ForumPA il 24 Maggio 2017 con la presentazione del Report di Cybersecurity per il Comune di Civita Castellana, si pone come consulente al fianco delle Pubbliche Amministrazioni Locali in tema di SICUREZZA, innalzando la CONSAPEVOLEZZA DEL RISCHIO e abbassando il livello di PERICOLO, seguendo i dettami della Circolare n. 2/2017 dell’Agid e le direttive del Framework Nazionale sulla Cybersecurity dell’Università di Roma La Sapienza e del Consorsio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica.

Il report redatto per il Comune di Civita Castellana in collaborazione con il responsabile ICT Dott. Sergio Massaini è pubblicato sul sito istituzionale del comune al seguente link.

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PRIORITÀ CYBERSECURITY – Forum PA 2017

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Priorità al 24 Maggio 2017, giorno in cui siamo stati protagonisti della 28° edizione del Forum PA che quest’anno si è svolta al Roma Convention Center “La Nuvola”.

Il Dott. Carlo Ciocchetti ha presentato il Report di Cybersecurity per il Comune di Civita Castellana redatto in collaborazione con il Gruppo PAOSoft in base alle direttive del Framework Nazionale sulla Cybersecurity (Università di Roma La Sapienza) e alle misure minime di sicurezza dettate dall’ Agenzia per l’Italia Digitale.

TCS – Total Consulting System Srl è stata allo stesso tavolo con Microsoft, Huawei, Leonardo, Agenzia Spaziale Italiana, Corte dei Conti, Fastweb, Sogei al fine di strutturare un partenariato tra pubbliche Amministrazioni ed Aziende private fornitrici di soluzioni e progetti di sicurezza informatica per la PA.

LINK DELL’EVENTO: http://forumpa2017.eventifpa.it/it/event-details/?id=5183


Se ti interessa il nostro progetto e non sei ancora a conoscenza dei prossimi adempimenti normativi presentati da AgID, vai al seguente link:
NON C’E’ PIU’ TEMPO PER RISCHIARE!


“Il cyber risk è attualmente il rischio numero uno per tutte le nazioni.

Il documento redatto analizza le criticità in ambito di cybersecurity del Comune di Civita Castellana innalzando la consapevolezza del rischio che si potrebbe correre e permettendo di stabilire le priorità delle azioni da intraprendere, anche nell’ottica di eventuali investimenti sul fronte della sicurezza informatica.”

Calcolo online IMU e TASI 2017

Calcolo online IMU e TASI 2017

È disponibile, per i nostri clienti, il programma di calcolo online per IMU e TASI, che mette a disposizione dei cittadini del Comune il calcolo di quanto dovuto ai fini IMU e TASI e la stampa del modello F24.

Il programma di calcolo è completamente personalizzabile dall’ente e perfettamente integrabile con il sito web istituzionale del Comune.

L’imposta Unica Comunale (IUC), istituita con la Legge di Stabilità 2014 (LEGGE 27 dicembre 2013, n. 147 – Art. 1 commi 639 a 737) ha subito delle variazioni con la Legge di Stabilità 2016 (LEGGE 28 dicembre 2015, n. 208 – Art. 1 commi da 10 a 54) in particolare in merito all’IMU sui terreni agricoli ed alla TASI sulle abitazioni principali. Tramite il programma di calcolo online, che tiene conto delle variazioni normative, è inoltre possibile mettere a disposizione degli utenti che visitano la pagina, sia il regolamento Comunale di ogni singolo ente, sia la tabella delle aliquote deliberate.

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BANDO PER IL RILANCIO DEL TURISMO NELLE VALLI REATINE

BANDO PER IL RILANCIO DEL TURISMO NELLE VALLI REATINE

Il 29 marzo 2016 è stato indetto un nuovo bando di finanziamento per il rilancio del turismo nelle Valli Reatine. Il bando ha come obiettivo quello di sostenere la fruibilità dei luoghi, il rafforzamento delle attrattività tradizionali locali ed il supporto della filiera turistica dei Comuni colpiti dal sisma, potenziando un turismo solidale e sostenibile.

Il bando è, quindi, finalizzato all’acquisizione di manifestazioni di interesse per il finanziamento di iniziative ed eventi utili sia per il recupero che per il rilancio della stagione turistica 2017.

Possono presentare domanda di partecipazione le Amministrazioni Comunali del territorio del reatino che ricadono nell’area del sisma,  tra cui  Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Borbona, Borgo Velino, Cantalice, Castel Sant’Angelo, Cittaducale, Cittareale, Leonessa, Micigliano, Poggio Bustone, Posta, Rieti, Rivodutri. Le istanze possono essere presentane singolarmente da ogni Comune o dal Comune capofila di un raggruppamento di Comuni (in tal caso i Comuni aderenti non potranno presentare altre domande a pena di esclusione).

L’ammontare del contributo concedibile all’Amministrazione beneficiaria per la realizzazione delle proposte è previsto fino ad un massimo di € 20.000,00.

Nel caso in cui le manifestazioni di interesse siano proposte dal raggruppamento di più comuni,

l’importo massimo concedibile a ciascun partner sarà fino ad un massimo di € 15.000,00. Nello specifico, il 70% del contributo sarà erogato subito dopo l’approvazione del progetto da parte della Regione, mentre il restante 30% sarà erogato dopo la realizzazione delle manifestazioni.

Tra le manifestazioni d’interesse sono da ritenersi idonee per la domanda:

  • Manifestazioni tradizionali popolari.
  • Feste patronali, ricorrenze legate alla devozione locale.
  • Iniziative sportive legate al territorio, anche con riferimento a prodotti turistici quali

            cicloturismo, mototurismo, ippoturismo.

  • Iniziative di promozione della filiera agroalimentare e delle tipicità enogastronomiche.
  • Partecipazione a Fiere e manifestazioni turistiche in Italia ed all’estero comprese nel

            calendario della Regione Lazio per l’anno 2017. (DGR n. 83/2017)

Le manifestazioni dovranno essere realizzate entro dicembre 2017.

Per la formulazione delle proposte le Amministrazioni dovranno tener conto della rilevanza delle manifestazioni in termini di attrattività turistica con riferimento alla capacità di generare flussi turistici ed escursionistici, e di valorizzare gli itinerari tematici legati alle eccellenze del territorio; dovranno inoltre considerare la valorizzazione e la promozione nell’ambito delle manifestazioni delle eccellenze enogastronomiche tradizionali del territorio.

Le istanze di manifestazione di interesse devono essere inviate alla Regione Lazio entro il 26 aprile 2017 a mezzo Posta Elettronica Certificata, al seguente indirizzo della Regione Lazio:

promozioneturistica@regione.lazio.legalmail.it

con il seguente oggetto “Avviso pubblico progetti di promozione turistica per i Comuni dell’area del sisma del Lazio”.

Il bando apre le porte alla promozione e sviluppo del territorio, e noi della TCS-Total Consulting System s.r.l  possiamo esservi accanto nel valorizzare le vostre potenzialità territoriali.

Tramite il nostro prodotto Destination-Promozione e valorizzazione del territorio, possimao realizzare uno studio dettagliato in grado di trasformare la grande quantità di dati a disposizione sul territorio comunale, in elementi utili e pratici da sfruttare per incrementare i vostri punti di forza e migliorare i vostri punti deboli, e non solo..

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PCC – Cambia la Certificazione dei Crediti

PCC – Cambia la Certificazione dei Crediti

TCS offre il servizio di assistenza, monitoraggio e invio massivo dei modelli richiesti dalla Piattaforma Certificazione Crediti relativi alle Fatture Elettroniche ricevute dalla PA.

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Dal 20/02/2017 è in linea la nuova versione della piattaforma PCC. A seguito degli interventi normativi che hanno ampliato il campo di applicazione del sistema includendo il monitoraggio dei debiti commerciali della P.A., la piattaforma si rinnova anche nella denominazione che diventa Piattaforma dei Crediti Commerciali (http://crediticommerciali.mef.gov.it/). Ferma restando la validità delle operazioni previste con le precedenti procedure massive e con i web service, è stata resa più intuitiva l’interfaccia utente e sono state semplificate le funzionalità di maggior utilizzo. Le principali novità sono: 

 1. È stata realizzata una nuova interfaccia grafica e sono state semplificate e rese maggiormente fruibili le funzioni utente. In particolare, la nuova interfaccia pone automaticamente in evidenza la sezione della pagina sulla quale l’utente sta operando e consente di scegliere quali siano le colonne da visualizzare nelle tabelle di dati (si pensi, ad esempio, alla funzione Ricerca fatture: l’utente può decidere quali campi visualizzare nell’output). 

 2. Il nuovo sistema PCC ha recepito l’attuale assetto organizzativo che ciascuna P.A. ha definito nell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA). L’aggiornamento della struttura organizzativa è stato reso dinamico rispetto alle modifiche effettuate in IPA e, pertanto, non sarà più necessario, d’ora in avanti, effettuare manualmente l’associazione dei codici IPA agli uffici PCC per visualizzare le fatture elettroniche inviate tramite il sistema di interscambio (SDI). 

 3. Sono state implementate nuove funzionalità per facilitare la registrazione nel sistema PCC dei cambiamenti organizzativi (quali l’accorpamento di scuole, la ri-organizzazione dei ministeri, ecc.) e per soddisfare esigenze operative in cui siano coinvolte unità organizzative di differenti P.A. 

 4. Sono state introdotte nuove operazioni di contabilizzazione e sono state ottimizzate quelle già esistenti.

Fonte: http://crediticommerciali.mef.gov.it/CreditiCommerciali/home.xhtml

Edilizia scolastica-Interventi e Patto di solidarietà nazionale verticale

Edilizia scolastica-Interventi e Patto di solidarietà nazionale verticale

L’art. 1, comma 485 della legge di bilancio 2017 assegna agli enti locali 700 milioni di euro annui di spazi finanziari per il triennio 2017-2019, di cui 300 milioni di euro destinati in modo specifico ad interventi di edilizia scolastica, da realizzare attraverso l’utilizzo degli avanzi di amministrazione degli esercizi precedenti e il ricorso al debito. Il citato comma 485 precisa che gli spazi finanziari sono assegnati al fine di favorire le spese di investimento da realizzare attraverso l’uso dell’avanzo di amministrazione degli esercizi precedenti e il ricorso al debito.

Ai fini dell’attribuzione degli spazi la Struttura di missione per il coordinamento degli interventi di edilizia scolastica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, sulla base dei criteri prioritari indicati nella norma, comunicherà entro il 5 marzo 2017, alla Ragioneria generale dello Stato, gli spazi finanziari da attribuire a ciascun ente locale.

 Gli spazi finanziari saranno attribuiti sulla base del seguente ordine prioritario:

  • A) interventi di edilizia scolastica già avviati, a valere su risorse acquisite mediante contrazione di mutuo, e per i quali sono stati attribuiti spazi finanziari nell’anno 2016 ai sensi del D.P.C.M. 27 aprile 2016 (cd sbloccascuole);
  • B) interventi di nuova costruzione di edifici scolastici per i quali l’ente disponga del progetto esecutivo validato; sono compresi in tale priorità anche gli interventi di demolizione e ricostruzione, di ampliamento ≥ 20% della SLP (Superficie Lorda Complessiva) esistente, di acquisto di edifici esistenti, destinati ad attività scolastica;
  • C) ulteriori tipologie di interventi per i quali l’ente disponga del progetto esecutivo validato.

Sarà possibile per ogni singolo ente presentare più richieste, appartenenti anche a priorità diverse. Gli spazi finanziari si potranno richiedere entro il termine perentorio del 20 febbraio 2017 tramite procedura on line che sarà pubblicata sul sito web http://italiasicura.governo.it/, tra la fine di gennaio e i primi di febbraio. Per l’assegnazione di spazi finanziari per l’edilizia scolastica dovranno essere allegati alla richiesta:

  • per gli interventi della casistica A, relativamente ai CUP già segnalati dal monitoraggio 2016, per interventi già avviati e non ancora conclusi (collaudo):

– il certificato di consegna dei lavori o l’aggiudicazione provvisoria dell’intervento/proposta di aggiudicazione (formato PDF);
– il cronoprogramma delle opere e della spesa (formato PDF).

Gli enti sono altresì invitati ad allegare fotografie di cantiere (formato JPG).

  • per gli interventi delle casistiche B e C:

        – la validazione del RUP (ai sensi del D.Lgs. n. 50/2016) del progetto esecutivo (formatoPDF);
– la relazione generale del progetto (formato PDF);
– il cronoprogramma delle opere e della spesa (formato PDF).

Gli enti sono altresì invitati ad allegare fotografie dello stato di fatto (formato JPG).

Nella casistica B sono compresi anche interventi di demolizione e ricostruzione, di ampliamento ≥ 20% della SLP esistente ed acquisto di edifici esistenti, destinati ad attività scolastica. Nel caso di quest’ultima fattispecie sarà necessario allegare:

-la dichiarazione di conformità dell’immobile alle normative tecniche per l’edilizia scolastica a firma del responsabile legale dell’ente o suo delegato;
-atto di impegno alla destinazione d’uso scolastica per almeno 5 anni;
-delibera di acquisizione dell’immobile da parte dell’ente, eventualmente condizionata all’acquisizione degli spazi finanziari.

Sarà possibile per ogni singolo ente proporre più richieste anche appartenenti a casistiche diverse.

Gli interventi saranno monitorati anche tramite il sistema on line della Struttura di missione, come già avvenuto negli anni precedenti, previa acquisizione dei dati già oggetto di rilevazione attraverso la BDAP-MOP. Per questo motivo, gli enti beneficiari devono trasmettere le informazioni relative agli investimenti effettuati  avendo cura di valorizzare il campo “Tipologia di spazi finanziari”:

con la voce “Patto nazionale – Avanzo” nel caso di investimento finanziato da avanzo;
con la voce “Patto nazionale – Debito”, nel caso di ricorso a indebitamento.

Da sottolineare che ,ai sensi dell’articolo 1, comma 507, della legge n. 232 del 2016, qualora gli spazi finanziari concessi non siano totalmente utilizzati, l’ente territoriale non potrà beneficiare di spazi finanziari nell’esercizio finanziario successivo (2018).

Per i restanti 400 milioni – da richiedere nel rispetto della medesima tempistica prevista per l’edilizia scolastica – gli spazi finanziari sono assegnati secondo le seguenti priorità a progetti esecutivi e validati :

  • investimenti finanziati con avanzo e/o debito dei Comuni colpiti da eventi sismici, nati per fusione (anche senza progetto esecutivo) o con popolazione fino a 1.000 abitanti
  • interventi di edilizia scolastica non soddisfatti dalla quota di spazi finanziari esclusivamente riservata a tale tipologia di interventi (cfr. commi 487-489)
  • interventi finalizzati all’adeguamento e al miglioramento sismico, limitatamente agli investimenti locali finanziati con avanzo
  • interventi finalizzati alla prevenzione del rischio idrogeologico, limitatamente agli investimenti locali finanziati con avanzo

In caso di eccedenza degli spazi finanziari richiesti si premiano gli enti con maggiore incidenza del fondo cassa rispetto all’avanzo di amministrazione (al netto del FCDE)

 

Estrazione dati per ANAC in formato XML

Estrazione dati per ANAC in formato XML

Si avvicina la scadenza del 31 gennaio (PROROGATA AL 20 FEBBRAIO) entro la quale le Pubbliche amministrazioni devono estrarre in formato XML i dati degli impegni di spesa relativi all’anno precedente, ed inviare all’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) – ex AVCP – una pec contenente l’apposito modulo pdf debitamente compilato. L’obbligo è previsto dalla Legge 190/2012.

La struttura del file XML nel quale sono contenuti i dati, è descritta dalle specifiche tecniche pubblicate dall’ANAC il 16 dicembre 2014.

L’applicativo Studio K di “Delibere, Determine e Contratti” mette a disposizione una serie di funzionalità per verificare la coerenza dei dati, per fare dei controlli massivi, aggiornare gli impegni di spesa e l’importo delle relative somme liquidate, per l’estrazione del file XML e collocarlo su un link ftp messo a disposizione gratuitamente, per poter poi comunicare l’URL all’ANAC tramite il file pdf scaricabile dal sito dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.

Oltre a questo, il programma consente di predisporre la pubblicazione dei dati direttamente sulla pagina dell’Amministrazione Trasparente, all’interno delle voci: “Bandi di gara e contratti” prevista dal D.Lgs 33/2013 art. 37 e “Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici” prevista dal D.Lgs 33/2013 art. 26 rispettando il formato tabellare descritto nell’allegato tecnico della normativa e rispettando la possibilità di prelevare i contenuti in formato open data.

In più, l’applicativo delle determine integra perfettamente la firma digitale che può essere apposta in tempo reale a tutti gli atti prodotti con il software, e consente di produrre, archiviare e firmare i contratti in forma pubblica amministrativa, oltre ad avere una funzionalità per l’estrazione del plico per l’Agenzia delle Entrate.

Per concludere, l’applicativo è perfettamente adeguato al DPCM del 13/11/2014 su “regole tecniche dell’amministrazione digitale”, permettendo:

  • la creazione automatica del fascicolo digitale
  • la produzione automatica del file XML dei metadati associati al fascicolo digitale
  • invio automatico in conservazione a norma
  • integrazione della firma digitale

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Il nuovo Accesso generalizzato e le recenti linee guida ANAC

Il nuovo Accesso generalizzato e le recenti linee guida ANAC

Dal 23 dicembre 2016 deve essere data immediata applicazione all’istituto dell’ Accesso Generalizzato , che va ad affiancare i due istituti preesistenti, ovvero l’accesso agli atti, disciplinato dalla ex L. 241/1990, e l’Accesso Civico,  limitato ai documenti oggetto degli obblighi di pubblicazione contenuti nel cosiddetto “decreto trasparenza”, D.Lgs. 33/2013. Questo nuovo diritto del cittadino è entrato già in vigore il 23 giugno, conosciuto a livello internazionale, e già presenti in altri ordinamenti giuridici, come Freedom Of Information Act (FOIA).
Questo nuovo istituto, disciplinato dall’art. 5 comma 2 del decreto trasparenza, così come novellato dal D. Lgs. 97/2016, è messo a disposizione di qualunque cittadino, senza che lo stesso giustifichi il motivo della richiesta, né abbia un interesse o una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento o ai dati richiesti.
L’ANAC, sentito il parere del Garante della Privacy, ha emanato la delibera n. 1309, del 28 dicembre 2016 (a cui rimandiamo per le FAQ e per approfondimenti sulla materia), ovvero le linee guida utili alle pp.aa. e agli altri soggetti obbligati a garantire questo nuovo diritto di accesso da parte dei cittadini.
Sono stati previsti dei limiti assoluti e relativi a questo nuovo diritto d’accesso.
Per quanto riguarda i primi vengono ribaditi i limiti già imposti per gli altri diritti di accesso, ovvero documenti coperti da Segreto di Stato o per i quali vige un divieto di divulgazione previsto da disposizioni normative precedenti (art. 24, comma 1 della L. 241/1990).
Per tutti gli altri dati e documenti che non rientrano in questa casistica sarà l’Amministrazione Pubblica a valutare caso per caso, se sussistono le condizioni di diniego per evitare un pregiudizio concreto alla tutela di uno degli interessi pubblici elencati nel nuovo art. 5-bis, comma 1 del d.lgs. n. 33/2013:
a) la sicurezza pubblica e l’ordine pubblico;
b) la sicurezza nazionale;
c) la difesa e le questioni militari;
d) le relazioni internazionali;
e) la politica e la stabilità finanziaria ed economica dello Stato;
f) la conduzione di indagini sui reati e il loro perseguimento;
g) il regolare svolgimento di attività ispettive.

Il diniego deve essere motivato, in quanto non sono possibili motivazioni generiche ma  bisogna indicare quale interesse viene pregiudicato dall’eventuale disclosure considerando anche il contesto temporale nel quale viene richiesto il dato  o documento.
E’ possibile oscurare parti del documento contenenti dati personali che possano comportare pregiudizio e comportare l’identificazione dei soggetti interessati, nel rispetto delle leggi sulla privacy, e allo stesso tempo garantire l’accesso al dato.
E’ possibile pure il diniego reso necessario dalla richiesta di dati talmente massiva, e quindi irragionevole, che paralizzerebbe l’ufficio che dovrebbe raccoglierli. Qualora, invece, la richiesta di accesso generalizzato possa incidere su interessi connessi alla protezione dei dati personali, alla libertà e segretezza della corrispondenza oppure agli interessi economici e commerciali l’Amministrazione in caso parere favorevole, di concessione del dato, deve darne comunicazione ai soggetti titolari di tali interessi, che possono presentare istanza di opposizione entro 10 giorni, bloccando così il decorso dei 30 giorni a disposizione dell’Ente rilasciante per emanare il provvedimento di accettazione/diniego della richiesta.
Il soggetto di riferimento per eventuali controversie sarà il “difensore civico” che in prima istanza valuterà se l’Amministrazione concedente ha valutato male, negando l’accesso al cittadino o rifiutando l’istanza di opposizione del controinteressato.
Solo in caso di decisione concorde dell’Amministrazione concedente e del difensore civico (per quanto riguarda gli enti locali e Regioni) il cittadino richiedente o il controinteressato potrà proporre ricorso al TAR di competenza.

La discrezionalità lasciata alle pp.aa. nella valutazione caso per caso delle richieste di accesso generalizzato fa sì che le stesse dovrebbero adottare nel breve termine un regolamento interno, in modo da distinguere le tre tipologie di accesso e stabilire procedure standard interne, in modo da accentrare le richieste in unico ufficio specializzato che valuterà le varie tipologie di richiesta e le inoltrerà agli uffici che detengono le informazioni/ dati/ documenti richiesti.
L’ANAC auspica pure l’istituzione presso ogni Amministrazione di un registro di richieste di accesso presentate, da pubblicare sul sito nella sezione Amministrazione trasparente, “altri contenuti- accesso civico”, con gli estremi della richiesta, ovvero la data della stessa, l’esito e la data della decisione adottata. In questo modo si potrà creare una casistica utile sia al cittadino che all’ANAC, che nel corso degli anni aggiornerà le linee guida rifacendosi pure  alla prassi e alle decisioni adottate dalle Amministrazioni.

BDAP – Invio Bilancio Previsionale

BDAP – Invio Bilancio Previsionale

Entro il 31 Dicembre 2016 gli Enti sono tenuti ad inviare nel formato XBLR (“eXtensible Business Reporting Language”) l’ultimpo bilancio di previsione approvato.

Il BDAP (Banca Dati Amministrazioni Pubbliche) consente di raggiungere l’obiettivo di fornire agli attori istituzionali uno strumento unico, omogeneo e razionalizzato di rilevazione, misurazione ed analisi dei fenomeni della finanza pubblica, a supporto di decisioni strategiche; nello stesso tempo rappresenta uno strumento abilitante per la costruzione delle regole e degli indicatori chiave necessari a supportare le principali finalità e funzioni individuate:

1.    Analisi e Valutazione della Spesa delle Amministrazioni Centrali dello Stato;
2.    Controllo, Monitoraggio e Consolidamento dei Conti Pubblici;
3.    Attuazione e Stabilità del Federalismo Fiscale. 

Il software SICI – Studio K con l’ultima release rilasciata ai clienti, permette già da oggi di rispettare l’adempimento richiesto (punto a menu 2.3.1) .

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