Edilizia scolastica: interventi da realizzare nell’ambito del Patto di solidarietà nazionale verticale

L’art. 1, comma 485 della legge di bilancio 2017 assegna agli enti locali 700 milioni di euro annui di spazi finanziari per il triennio 2017-2019, di cui 300 milioni di euro destinati in modo specifico ad interventi di edilizia scolastica, da realizzare attraverso l’utilizzo degli avanzi di amministrazione degli esercizi precedenti e il ricorso al debito. Il citato comma 485 precisa che gli spazi finanziari sono assegnati al fine di favorire le spese di investimento da realizzare attraverso l’uso dell’avanzo di amministrazione degli esercizi precedenti e il ricorso al debito.

Ai fini dell’attribuzione degli spazi la Struttura di missione per il coordinamento degli interventi di edilizia scolastica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, sulla base dei criteri prioritari indicati nella norma, comunicherà entro il 5 marzo 2017, alla Ragioneria generale dello Stato, gli spazi finanziari da attribuire a ciascun ente locale.

 Gli spazi finanziari saranno attribuiti sulla base del seguente ordine prioritario:

  • A) interventi di edilizia scolastica già avviati, a valere su risorse acquisite mediante contrazione di mutuo, e per i quali sono stati attribuiti spazi finanziari nell’anno 2016 ai sensi del D.P.C.M. 27 aprile 2016 (cd sbloccascuole);
  • B) interventi di nuova costruzione di edifici scolastici per i quali l’ente disponga del progetto esecutivo validato; sono compresi in tale priorità anche gli interventi di demolizione e ricostruzione, di ampliamento ≥ 20% della SLP (Superficie Lorda Complessiva) esistente, di acquisto di edifici esistenti, destinati ad attività scolastica;
  • C) ulteriori tipologie di interventi per i quali l’ente disponga del progetto esecutivo validato.

Sarà possibile per ogni singolo ente presentare più richieste, appartenenti anche a priorità diverse. Gli spazi finanziari si potranno richiedere entro il termine perentorio del 20 febbraio 2017 tramite procedura on line che sarà pubblicata sul sito web http://italiasicura.governo.it/, tra la fine di gennaio e i primi di febbraio. Per l’assegnazione di spazi finanziari per l’edilizia scolastica dovranno essere allegati alla richiesta:

  • per gli interventi della casistica A, relativamente ai CUP già segnalati dal monitoraggio 2016, per interventi già avviati e non ancora conclusi (collaudo):

– il certificato di consegna dei lavori o l’aggiudicazione provvisoria dell’intervento/proposta di aggiudicazione (formato PDF);
– il cronoprogramma delle opere e della spesa (formato PDF).

Gli enti sono altresì invitati ad allegare fotografie di cantiere (formato JPG).

  • per gli interventi delle casistiche B e C:

        – la validazione del RUP (ai sensi del D.Lgs. n. 50/2016) del progetto esecutivo (formatoPDF);
– la relazione generale del progetto (formato PDF);
– il cronoprogramma delle opere e della spesa (formato PDF).

Gli enti sono altresì invitati ad allegare fotografie dello stato di fatto (formato JPG).

Nella casistica B sono compresi anche interventi di demolizione e ricostruzione, di ampliamento ≥ 20% della SLP esistente ed acquisto di edifici esistenti, destinati ad attività scolastica. Nel caso di quest’ultima fattispecie sarà necessario allegare:

-la dichiarazione di conformità dell’immobile alle normative tecniche per l’edilizia scolastica a firma del responsabile legale dell’ente o suo delegato;
-atto di impegno alla destinazione d’uso scolastica per almeno 5 anni;
-delibera di acquisizione dell’immobile da parte dell’ente, eventualmente condizionata all’acquisizione degli spazi finanziari.

Sarà possibile per ogni singolo ente proporre più richieste anche appartenenti a casistiche diverse.

Gli interventi saranno monitorati anche tramite il sistema on line della Struttura di missione, come già avvenuto negli anni precedenti, previa acquisizione dei dati già oggetto di rilevazione attraverso la BDAP-MOP. Per questo motivo, gli enti beneficiari devono trasmettere le informazioni relative agli investimenti effettuati  avendo cura di valorizzare il campo “Tipologia di spazi finanziari”:

con la voce “Patto nazionale – Avanzo” nel caso di investimento finanziato da avanzo;
con la voce “Patto nazionale – Debito”, nel caso di ricorso a indebitamento.

Da sottolineare che ,ai sensi dell’articolo 1, comma 507, della legge n. 232 del 2016, qualora gli spazi finanziari concessi non siano totalmente utilizzati, l’ente territoriale non potrà beneficiare di spazi finanziari nell’esercizio finanziario successivo (2018).

Per i restanti 400 milioni – da richiedere nel rispetto della medesima tempistica prevista per l’edilizia scolastica – gli spazi finanziari sono assegnati secondo le seguenti priorità a progetti esecutivi e validati :

  • investimenti finanziati con avanzo e/o debito dei Comuni colpiti da eventi sismici, nati per fusione (anche senza progetto esecutivo) o con popolazione fino a 1.000 abitanti
  • interventi di edilizia scolastica non soddisfatti dalla quota di spazi finanziari esclusivamente riservata a tale tipologia di interventi (cfr. commi 487-489)
  • interventi finalizzati all’adeguamento e al miglioramento sismico, limitatamente agli investimenti locali finanziati con avanzo
  • interventi finalizzati alla prevenzione del rischio idrogeologico, limitatamente agli investimenti locali finanziati con avanzo

In caso di eccedenza degli spazi finanziari richiesti si premiano gli enti con maggiore incidenza del fondo cassa rispetto all’avanzo di amministrazione (al netto del FCDE)

 

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