Semplificazione per la SCIA nella Riforma della PA, con un unico modello valido in tutto il Paese, da presentare , anche in via telematica, ad un unico sportello, che interagirà con le eventuali altre amministrazioni interessate. In pratica, la Segnalazione certificata di inizio attività per lavori edilizi o aprire un’attività d’impresa diventa una mera comunicazione, da accogliere in automatico (purché non servano autorizzazioni espresse). Anzi, l’eventuale richiesta di documentazione aggiuntiva è considerata inadempienza sanzionabile sotto il profilo disciplinare.

Il nuovo modulo unificato a livello nazionale per la SCIA sarà pubblicato sui siti delle pubbliche amministrazioni.

Le novità sono contenute in un decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri del 15 giugno nell’ambito dell’attuazione della Riforma della PA (legge 124/2015), in particolare, è stata disciplinata la ricevuta che viene rilasciata a seguito della presentazione di istanze, segnalazioni o comunicazioni;  la stessa costituisce comunicazione di avvio del procedimento  e deve indicare i termini entro i quali l’amministrazione è tenuta a rispondere oppure scatta  il silenzio – assenso  dell’amministrazione che  equivale ad accoglimento dell’istanza. Nel caso di Scia unica la possibilità di iniziare subito l’attività è circoscritta invece ai casi in cui non siano presupposte autorizzazioni o altri titoli espressi, Il provvedimento di sospensione dell’attività, è limitato ai soli casi di attestazioni non veritiere o di coinvolgimento di interessi sensibili (ambiente paesaggi, e via dicendo).

I modelli e la procedura sono rese uniformi su tutto il territorio nazionale, semplificando così il lavoro dei professionisti che seguono più pratiche e che, al momento, richiedono procedure diverse.

Periodo transitorio questo del 2016 che consente a Regioni ed enti locali di adeguarsi al nuovo regime entro il 1º gennaio 2017 quando le nuove regole sulla SCIA saranno operative.

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